Questa mattina un nutrito gruppo di studenti e giovani precari si è riappropriato di uno degli spazi vuoti di questa città: i locali dell’ex-Scorpio, in Via della Stazione (sotto il Makkia). Dopo mesi di iniziative rivolte a studenti, cittadinanza e istituzioni, si è voluta concretizzare l’esigenza di spazi di aggregazione liberi: aperti cioè alla partecipazione e, soprattutto, gratuiti. Questo spazio vuole essere punto di incontro e convergenza tra studenti, cittadini, associazioni, gruppi e singoli che operano a Urbino ma anche su tutto il territorio provinciale.
Oggi vogliamo rispondere ad un bisogno diffuso di avere a disposizione spazi alternativi alle sedi universitarie, alla piazza e ai bar, luoghi in cui produrre collettivamente un’altra socialità e un’altra cultura. Questa risposta arriva dopo un percorso cominciato a settembre con una mobilitazione permanente per comunicare, a tutti e agli enti competenti, che volevamo gli spazi che ci spettano. Ricordiamo il presidio permanente per la riapertura dell’aula studio del Collegio Internazionale, la settimana di “accampata” in piazza con Occupy-Urbino, il torneo autogestito ai campetti dei collegi, gli incontri con il sindaco e i presìdi informativi in piazza e nelle facoltà.
La necessità di soddisfare un bisogno di spazi concreti dove poter esprimere le nostre potenzialità è divenuto ormai ineludibile. Ci siamo mossi di conseguenza. Trovare una casa a tutte le associazioni, ai collettivi e ai singoli, utilizzabile in qualsiasi momento senza dover passare per forza dalla sfiancante trafila delle autorizzazioni e delle discrezionalità degli amministratori, è un’esigenza ormai improrogabile. Non vogliamo più pagare di tasca nostra (visti anche gli esigui fondi di cui dispongono le varie associazioni) per affittare locali in cui svolgere le nostre iniziative. Questo bisogno è diventato più stringente soprattutto dopo lo sgombero di uno storico spazio autogestito come la C1autogestita nell’ ex-Magistero. La perdita progressiva di spazi, dove poterci anche semplicemente riunire per poter progettare e organizzare iniziative, insieme con il disagio di dover vivere la nostra socialità solo per le strade o nei bar, hanno contribuito a spingerci verso questa azione diretta. Vogliamo sottrarre l’ex-Scorpio – edificio chiuso da anni, di proprietà della Regione e gestito dall’ERSU – all’abbandono, riempirlo di contenuti e di idee, di partecipazione e vitalità. Crediamo fortemente nell’ importanza dell’ autogestione e dell’ agire collettivo come pratiche di riappropriazione dal basso degli spazi politici, sociali e culturali, che ci vengono sottratti quotidianamente con l’avanzare della crisi, con la svendita dell’ Università pubblica e con la perdita di tutti quei diritti un tempo garantiti. In una città a forte vocazione studentesca come Urbino, gli studenti rappresentano un valore aggiunto che va stimolato e sostenuto, ed è evidente che la conquista di un nuovo spazio sia un passaggio fondamentale di questo percorso.
Ma noi non siamo solo studenti e non ci rivolgiamo solo agli studenti. Il declino dell’attuale modello di sviluppo globale, l’incapacità del sistema politico e partitico a fornire risposte concrete alla crescente richiesta di giustizia sociale, eguaglianza e diritti, la corrosione sempre più violenta dei territori e delle comunità che li abitano, ci consegnano la responsabilità di mobilitarci in prima persona per la costruzione di modi e stili di vita alternativi, non regolati esclusivamente dalle leggi del mercato e dalle lotte per la spartizione di potere. L’occupazione dell’ex-Scorpio vuole quindi inserirsi direttamente all’interno dei percorsi di lotta che in tutto il mondo crescono, si espandono, si confrontano con l’obbiettivo di contrastare il logoramento programmatico dei diritti sociali, civili e umani di tutti i popoli. L’ex-Scorpio vuole dare l’opportunità, a tutti coloro che non si riconoscono nel modello di sviluppo attuale, di ribellarsi e contribuire alla costituzione di un domani migliore. L’ex-Scorpio vuole creare e diffondere percorsi nuovi e alternativi nella gestione delle nostre esistenze, nel modo di vivere le nostre città e le scelte politiche che le regolano.
Con quest’azione puntiamo dunque a riequilibrare i rapporti di forza per una ormai irrinunciabile trattativa sull’utilizzo di questo nuovo spazio, che vogliamo autogestito e regolato da coloro che lo vivranno in prima persona.
Chiediamo all’ amministrazione ERSU di farsi carico delle nostre esigenze assegnando questo spazio mediante una forma di comodato d’ uso gratuito, mentre noi ci impegniamo sin da subito a provvedere autonomamente ai costi di gestione, agli eventuali lavori di manutenzione e al pagamento delle relative utenze. Qualsiasi decisione in merito all’ organizzazione delle iniziative e alla gestione generale dello spazio sarà presa collettivamente tramite assemblee convocate settimanalmente ed aperte a tutti. Crediamo nell’ importanza di valori quali l’antifascismo, l’antirazzismo e l’antisessismo e invitiamo chiunque ci si rispecchi a partecipare alla costruzione e al funzionamento collettivo e quotidiano di questo nuovo spazio.
Convochiamo per i prossimi due giorni due assemblee costituenti, oggi (sabato 24 marzo) e domani alle 16: 00, per cominciare a dar forma al progetto e decidere sulle prime iniziative da mettere in campo. Invitiamo tutti gli interessati, singoli o associazioni, a dare il proprio contributo e a portare i propri contenuti. Vi aspettiamo numerosi!
Studentesse e studenti alla conquista dello spazio!