Appello per un presidio permanente antisgombero a partire da lunedì 13 febbraio alle ore 8 presso l’ex-Nuovo Magistero (via Saffi 15, Urbino)
GIU’ LE MANI DALLA C1!
L’avviso di sgombero dell’aula C1Autogestita è ufficiale (prot. 3467). E’ un ordine del Magnifico Rettore Stefano Pivato che si esprime attraverso una “direttoriale” firmata dal Direttore Amministrativo Luigi Botteghi nella quale “si dispone con effetto immediato che l’aula C1 venga adibita esclusivamente allo svolgimento delle funzioni didattiche. Al fine di adibirla alla sua destinazione originaria si procederà allo sgombero entro la giornata di lunedì 13 febbraio 2012 anche mediante, se necessario, il coinvolgimento delle forze dell’ordine”. L’avviso non è per nulla equivoco: la sua natura è evidentemente repressiva e autoritaria. Non solo. Questo atto è tanto più abbietto in quanto viene giustificato dall’emergenza neve. Nell’emergenza si colpisce il luogo nel quale da anni lavora il collettivo dal quale provengono la maggior parte di quelle studentesse e quegli studenti che in questi giorni hanno speso tutte le proprie forze per far fronte all’emergenza stessa!
L’atteggiamento del Rettorato non è particolarmente intelligente. Vuole imporsi con la forza. Non dimostra particolare intelligenza politica e non è quindi difficile da decifrare. Il Rettore vuole riprendersi quello spazio perché gli da fastidio, e non ha più voglia di discuterne. In quell’aula ci si esprime liberamente e liberamente si propone una critica radicale all’istituzione universitaria. Troppe contestazioni all’azione del Rettore Pivato sono arrivate da quello spazio. A Pivato si è fatto notare troppo spesso come la democrazia accademica sia qualcosa da rispettare realmente, e non qualcosa da dichiarare alla stampa e smentire nei fatti. Da quell’aula proviene l’unica voce critica che si è levata in questi ultimi anni: la voce del radicalismo studentesco.
L’aula autogestita nasce nel 2008 nel tentativo di dare forma a quella strana “Onda Anomala” che si sollevò contro i tagli imposti all’università (1,4 miliardi) dalla legge 133 e da allora non ha mai smesso di proporre un’alternativa all’università riformata.Lo scorso anno ha rappresentato il momento più alto della mobilitazione: messi di fronte ai tagli al diritto allo studio e all’iter di approvazione della legge di riforma dell’università c.d. Gelmini, studentesse e studenti danno vita a mesi di proteste culminate nell’occupazione del Nuovo Magistero, la struttura nella quale si trova la C1Autogestita. A riforma approvata il movimento studentesco non smobilita. Sarà all’interno di una C1 che ha già resistito al primo tentativo di sgombero (gennaio 2011) che si terranno le assemblee tra studenti e ricercatori dalle quali proverrà una richiesta forte di democratizzazione della commissione che ha lavorato alla scrittura del nuovo statuto della “Carlo Bo”.
Si trattà quindi di reprimere un’alterità. Colpire l’aula autogestita significa colpire il collettivo. Anche l’idea, proposta da Giannelli senza che mai venisse aperta una trattativa vera e propria, di spostare lo spazio autogestito in C3 ha quindi i suoi significati. Da un lato si vuole togliere centralità alla componente studentesca, e dall’altro si vuole disporre delle strutture secondo una certa idea del decoro. Se spazio autogestito ci deve essere è bene che non sia troppo in vista, anzi meglio, deve andare in fondo al corridoi affianco ai bagni. La C1, si dice, è l’aula migliore di Magistero e non può certo rimanere agli studenti. Lo sgombero diventa un priorità, e rende evidente come le logiche repressive abbiano ormai penetrato il mondo accademico. Nessuno spazio di dissenso, nessuna alterità può più essere tollerata, questo dice l’avviso del Rettore.
Siamo convinti, come dice Mancini, del fatto che la C1 sia la migliore aula del Magistero! Lo sappiamo. Quattro anni di seminari, assemblee, proiezioni ecc. non passano senza lasciare il segno. Decine e decine e decine di iniziative politiche e culturali che rappresentano la nostra storia. Professori quali Luigi Alfieri, Ilvo Diamanti, Domenico Losurdo, Vladimiro Giacchè, Gianfranco Pasquino, Alfonso Botti, Augusto Illuminati, Peter Kammerer, Yuri Kazepov e tanti altri hanno qui tenuto seminari. Decine di associazioni, cooperative sociali e realtà politiche nazionali e internazionali sono state accolte in C1 per presentare le loro iniziative ed i loro contenuti: dalla Federazione dei Comunisti Anarchici ad Amnesty International, da Legambiente a Patagonia senza dighe. Sì, siamo d’accordo: l’aula C1Autogestita è decisamente la migliore aula di Magistero. E crediamo che Paolo Volponi, a cui oggi è intitolata la struttura, sarebbe stato d’accordo con noi. Lui era un comunista, e non amava la repressione.
Oggi affermiamo quindi chiaramente che non siamo disposti ad accettare lo sgombero di uno spazio che tanto ha dato al panorama politico e culturale dell’università e della città di Urbino. Siamo qui per restare. Siamo determinati a resistere perché crediamo nel valore di uno spazio autogestito nel cuore dell’università. Se il problema è l’emergenza neve, noi che da più di una settimana spaliamo la neve dai vicoli di Urbino, siamo certamente pronti a lasciare che l’aula ospiti la didattica ordinaria fino a quando ce ne sarà la necessità. Lo abbiamo già fatto in passato. Altra cosa è uno sgombero e la rimozione di tutto il materiale (libri, riviste, volantini etc.) accumulato in questi anni. Non siamo disposti ad accettare che l’emergenza sia il dispositivo utilizzato dal potere accademico per distruggere una realtà politica, sociale e culturale. Chiediamo quindi a quanti hanno condiviso con noi questo percorso, a quanti ne hanno riconosciuto il valore, di mobilitarsi. Lunedì mattina alle ore 8 saremo in C1, per restare. Per resistere ancora.
GIU’ LE MANI DALLA C1!
Le studentesse e gli studenti del Collettivo C1Autogestita